FRANCESCA ROSSI
Psicologa Psicoterapeuta (Sant’Orsola Malpighi Hospital, Bologna
PE(N)SA DIFFERENTE 2023
IO L'UNIC* ME
Convegno scientifico ECM "LO STATO DELL'ARTE NELLA PREVENZIONE, CURA E RIABILITAZIONE DEI DISTURBI DELL'ALIMENTAZIONE E L'OBESITÀ" 15/16 giugno 2023 Biblioteca Bernardini - LECCE
Simposio
LA DOPPIA PRESENZA Dalla disregolazione emotiva ai disturbi in comorbidità (depressione, ansia, addiction...)
Moderatori Gianfranco Antonucci Psichiatra (DSM, ASL Lecce) Giuseppina Petruzzelli Neuropsichiatra infantile (Università Aldo Moro, Bari)
Relatori Caterina Lombardo Psicologa Psicoterapeuta (Università La Sapienza, Roma) Giovanni Gravina Endocrinologo (Casa di Cura San Rossore, Pisa) Annadele Pes Psichiatra (DSM, ASL Cagliari) Elvira Anna Carbone Psichiatra (AOU Mater Domini, Catanzaro) Antonio Sarnicola Psichiatra (Villa Pia, Guidonia) Francesca Rossi Psicologa Psicoterapeuta (Sant'Orsola Malpighi Hospital, Bologna)
Francesca Rossi
ABSTRACT
"DISTURBI ALIMENTARI: I NUOVI PAZIENTI ADOLESCENTI E LE COMORBIDITA'"
un protocollo integrato per la cura e la riabilitazione dei nuovi adolescenti con DCA e gravi comorbidità
a cura di dott.ssa Francesca Rossi - Dirigente Psicologo - Direzione Sanitaria e U.O. di Neuropsichiatra Infantile e Centro Regionale sui DNA in età evolutiva IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche - Azienda Ospedaliero-Universitaria Bologna, Direttore Scientifica Associazione Dioscuri e Il Danno del Dono.
In collaborazione con G. Sabbioni, A. Parmeggiani, D.M. Cordelli
Il Centro Regionale per i Disturbi della Nutrizione e dell'Alimentazione in età evolutiva è all'interno dell'IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna e UOC Neuropsichiatria dell'Età Pediatrica Ausl di Bologna presso l'Azienda Ospedaliera S.Orsola di Bologna è applica un intervento multidisciplinare ed interdisciplinare (clinico, psicologico, psico-nutrizionale e riabilitativo) in regime di ricovero, ambulatorio e day hospital, rivolto a pazienti con DNA (Disturbi Nutrizione Alimentare) e ai loro famigliari. L'approccio di cura del Centro segue le Linee del Ministero della Sanità e dalle Linee guida nazionali ed internazionali.
I pazienti provengono da tutto il territorio nazionale e i ricoveri sono programmati; i tempi di attesa sono variabili; il gruppo deve contenere al massimo 10 pazienti, il trattamento in DH dura dai 2 ai 5 mesi ed infine i paziente nella fase finale del ricovero in DH, non seguirà piu' il programma quotidiano, ma una riduzione periodica dello stesso fino ad arrivare alle dimissioni. Il servizio dh della NPIA è attivo dal 2000, ed è stato il primo servizio di dh rivolto ai giovani adulti con DNA della Regione ER e poi dal 2015 si è dedicato alla fascia in età evolutiva dai 13 ai 18 anni I pazienti seguiti in DH hanno un'età compresa tra i 13 e i 18 anni e possono presentare: Anoressia Nervosa (purging e non purging); Bulimia Nervosa; BED - Binge Eating Disorder; Disturbo della Nutrizione o dell'alimentazione senza specificazione (DANAS); Disturbo della Nutrizione o dell'alimentazione con altra specificazione Il trattamento psicologico attuale è sempre più orientato all'integrazione di approcci quali lo psicodinamico, il cognitivo-comportamentale, il sistemico-relazionale e il biosistemico. Nel trattamento sono coinvolti anche i genitori seguono colloqui psico-educazionali di coppia e/o individuali, al fine di crescere la consapevolezza del proprio disagio e fornire loro strumenti, atti a migliorare il rapporto con il proprio figlio/a. Sia al gruppo che ai genitori singoli, vengono somministrati dei test di valutazione. Il modello a cui ci riferiamo è sistemico-relazionale. Il programma prevede i gruppi riabilitativi (Attività di comunicazione ed alimentazione - Gruppi di accoglienza - Assertività - Educazione alimentare (di gruppo e individuale) - Educazione sessuale; Attività espressive - Psicodramma - Scrittura creativa- Mediamente - Musica - Teatro - Cineforum; Attività psico-corporee - Laboratorio psico-corporeo - Shiatsu)
Negli ultimi anni il DA è estremamente peggiorato, con la comparsa di comorbidità psichiatriche sempre piu' frequente anche nella fase evolutiva dell'adolescenza, infatti se il paziente nella fase di ingresso in dh, presenta un quadro grave peculiare, si crea un programma altamente personalizzato "ad hoc" e in base ai colloqui, gruppi e ai test specifici che verranno somministrati, in T0 e Tf si cercherà di comprendere la "tendenza" degli adolescenti in cura, a sviluppare tratti di personalità patologici, invece che svolgere un inquadramento diagnostico.
La prevenzione: i tratti di personalità negli adolescenti
La comorbidità è ogni nuovo sintomo addizionale che si sviluppa e si aggiunge al quadro sintomatologico clinico portato dal soggetto" (Siracusano et al., 2003). Per ottenere una adeguata definizione e classificazione dei DCA, non si può prescindere dal valutare gli aspetti relativi alle caratteristiche di personalità, includendo, quindi, oltre ai sintomi comportamentali, anche gli aspetti relativi alla sfera emotiva e cognitiva dell'individuo. La personalità è', invece, l'organizzazione di modi di essere, di conoscere e di agire, comprende: sentimenti, pensieri, comportamenti. E' caratterizzata da unità, coerenza, continuità, stabilità e progettualità. Quando vi è una severa compromissione della qualità della vita del soggetto, in ambito relazionale, lavorativo e sociale che causa disagio clinicamente significativo, spesso più alle persone che circondano il paziente che dd egli stesso. Si tratta di condotte che hanno carattere pervasivo e permanente; vanno a coinvolgere Molteplici ambiti, in maniera duratura. I disturbi o tratti di personalità interessano la fascia di età adolescenziale e i giovani adulti anche se è necessario considerare strettamente la fase di transizione che vivono; l'esordio di tali disturbi è spesso caratterizzato da comportamenti che si definiscono afinalistici, autolesivi, autodistruttivi. La diagnosi di un disturbo di personalità è descrittiva e le diverse forme sintomatiche, si differenziano per la qualità del sintomo predominante. Il giovane paziente ha problemi di "relazione" e tende ad isolarsi Il pensiero si fissa su alcuni temi che diventano predominanti, invasivi creando ansia cronica. Il Disturbo Borderline di Personalità, che è il più rappresentativo, è caratterizzato da fragilità identitaria, alienazione, angoscia e perdita soggettiva di punti di riferimento. È frequente l'uso di droghe, di alcool, altre dipendenze e tentativi di suicidio. I disturbi o tratti di personalità non sono ereditari o genetici, ma sono legati a vissuti traumatici del soggetto durante lo sviluppo, all'incontro con le dimensioni relazionali e sociali. È complesso spiegare perché un adolescente soprattutto, esprima il suo disagio con sintomi, come quelli descritti e non semplicemente parlandone, dialogando con i genitori o con gli insegnanti. Tuttavia il senso di questo disagio non puo' essere razionalizzato, provocando una sofferenza interna.
Le caratteristiche dei tratti di personalità
I tratti e/o disturbi di Personalità sono: Alloplastici (innescato dall'esterno); Pervasivi e Persistenti; Egosintonici; Rigidi; Vengono utilizzati meccanismi di difesa verso l'esterno "idiosincrasici"; Vi è una fissazione dello sviluppo; La relazione con gli oggetti interni è disturbata; Assenza di Insight e Scarsa Tolleranza dello Stress. I tratti o Disturbo di Personalità possono predisporre all'insorgenza di un disturbo alimentare (modello predisponente); i tratti o Disturbo di Personalità potrebbe anche essere una complicazione o effetto del disturbo alimentare (modello cicatrizzante); i disturbi alimentari e di personalità possono essere dovuti a fattori terzi, che causano entrambi i disturbi (modello di co-occorrenza).
PDI-5 - Personality Inventory for DSM
Nel servizio vengono somministrati test ordinari per evidenziare il DA, ma soprattutto visto la gravità dei casi sono stati inseriti test che mirano a far emergere i tratti patologici prevalenti negli adolescenti, per fare "prevenzione" sulle comorbidità psichiatriche, visto la delicata fase di transizione. Il soggetto deve rispondere a 100 items su una scala da 0 (sempre o spesso falso) a 3 (sempre o spesso vero). Il PID-5 è una misura affidabile che viene utilizzata per definire il Criterio B per la diagnosi di DP secondo il Modello Alternativo del DSM-5. I disturbi di personalità sono caratterizzati da:
CRITERIO A: compromissione del funzionamento della personalità. Il livello del funzionamento di personalità (valutato lungo un continuum da 0 a 5) è definito da: FUNZIONAMENTO DEL SE': Identità, Autodirezionalità; FUNZIONAMENTO INTERPERSONALE: Empatia, Intimità,Per la diagnosi di DP è richiesto un livello moderato (livello 2) di compromissione del funzionamento della personalità.
CRITERIO B: tratti patologici della personalità. Fa riferimento a 25 tratti (facet) di personalità organizzati in 5 domini: AFFETTIVITA' NEGATIVA (vs stabilità emotiva); DISTACCO (vs estroversione); ANTAGONISMO (vs gradevolezza); DISINIBIZIONE (vs coscienziosità); PSICOTICISMO (vs lucidità); da 25 TRATTI SPECIFICI (FACET) Labilità emotiva, Ansia, Angoscia di separazione, Sottomissione, Ostilità, Perseverazione, Affettività ridotta, Depressività, Sospettosità, Ritiro, Anedonia, Evitamento dell'intimità, Depressività,, Affettività ridotta, Sospettosità, Manipolatorietà, Inganno, Grandiosità, Ricerca di attenzione, Insensibilità, Ostilità. , Irresponsabilità, Impulsività, Distraibilità, Assunzione di rischi, Perfezionismo Rigido, Convinzioni ed esperienze inusuali, Eccentricità, Disregolazione emotiva
DISTURBI DELLA PERSONALITA'
Nella sezione III del DSM-5 riferita al modello alternativo, si trovano i criteri diagnostici per i disturbi di personalità: Antisociale, Evitante, Borderline, Narcisistico, Ossessivo-compulsivo, Schizotipico , Inoltre è presente il Disturbo di Personalità Tratto-Specificato (PD-TS).
CRITERIO C: rigidità e pervasività
CRITERIO D: stabilità nel tempo
CRITERIO E, F, G: non meglio spiegati da altre cause (disturbi; effetti di sostanze o di altre condizioni mediche; attribuibili allo stadio di sviluppo o all'ambiente socioculturale).
LINEE GUIDA
Gli individui che hanno un modello di compromissione del funzionamento di personalità e tratti disadattivi che corrispondono a uno dei 6 DP definiti, dovrebbero essere diagnosticati con quel disturbo di personalità. Se un individuo ha anche uno o più tratti prominenti che possono avere rilevanza clinica in aggiunta a quelli richiesti per la diagnosi possono essere annotati come specificatori. Gli individui il cui funzionamento è sostanzialmente diverso da quello dei 6 disturbi di personalità dovrebbero essere diagnosticati con PD-TS. L'individuo potrebbe non soddisfare il numero richiesto dai criteri A e B ed avere una presentazione sottosoglia del disturbo di personalità; oppure avere un mix di caratteristiche dei tipi di disturbi di personalità (presentazione mista o atipica). Le diagnosi di disturbo di personalità paranoide, schizoide, istrionico e dipendente sono rappresentate anch'esse dalla diagnosi di DP-TS: definiti da una compromissione moderata o maggiore del funzionamento e specificati dalle combinazioni di tratti patologici rilevanti della personalità. Il modello dei tratti si concentra su tratti di personalità associati alla psicopatologia MA ci sono tratti di personalità sani, adattivi e resilienti identificati nel polo opposto La loro presenza può mitigare gli effetti dei disturbi mentali. I 5 domini sono varianti disadattive delle 5 dimensioni del modello dei «Big Five» (stabilità emotiva, estroversione, gradevolezza, coscienziosità e lucidità) Il PID-5 è dimensionale, fornisce una distribuzione dimensionale dei tratti patologici, per questo si può somministrare anche agli adolescenti, nei quali la personalità non si è ancora stabilizzata e definita. È importante tenere conto dell'andamento dei tratti predominanti, seguendone il decorso. Utilità clinica del funzionamento multidimensionale e del modello dei tratti I costrutti aggiungono valore l'uno all'altro nel predire importanti variabili antecedenti (es. storia familiare, abusi,..), concorrenti (compromissione funzionale, uso di farmaci,..) e predittive (per es. ospedalizzazione, tentativi di suicidio,..).Le compromissioni del funzionamento della personalità e dei tratti patologici contribuiscono, ciascuno in modo indipendente, alle decisioni cliniche su:
• Grado di compromissione
• Rischio di autolesionismo, violenza e criminalità
• Tipo e intensità di trattamento
• Prognosi.
FREQUENZA D'USO
Per tenere traccia del cambiamento nella gravità della disfunzione della personalità dell'individuo nel tempo, si raccomanda di completare la misurazione a intervalli regolari come clinicamente indicato, a seconda della stabilità dei sintomi dell'individuo e dello stato del trattamento. Punteggi costantemente elevati in un particolare dominio possono indicare aree significative e problematiche per l'individuo che potrebbero giustificare ulteriori valutazioni, trattamenti e follow-up. Il giudizio clinico dovrebbe guidare la decisione
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