Le terapie farmacologiche evidence based nei disturbi dell'alimentazione

A PE(N)SA DIFFERENTE 2016 >>> III CONGRESSO SIPA <<< si parlerà di Le terapie farmacologiche evidence based nei disturbi dell'alimentazione con Paola Calò

Nonostante i progressi significativi nel corso degli ultimi decenni, la ricerca farmacologica per i disturbi del comportamento alimentare ha ancora molta strada da percorrere. Sono necessari miglioramenti dal p.d.v. metodologico, per poter includere, oltre che una valutazione dei sintomi classici, anche dei disturbi cognitivi ed emotivi che si accompagnano alla psicopatologia dell'alimentazione, per ottenere misure oggettive e soggettive, e per valutare, oltre che le condotte di eliminazione, la presenza di altri metodi di controllo del peso.

La terapia farmacologica dovrebbe avere come obiettivo non solo la risoluzione dei comportamenti restrittivi o delle abbuffate, ma anche di quelle situazioni c.d. sottosoglia, in cui il paziente mantiene a lungo un peso non salutare o delle distorsioni cognitive legate alla forma fisica. Trial clinici ben disegnati, che includano popolazioni ampie, dovrebbero valutare l'efficacia di trattamenti in add - on o in augmentation non solo sui sintomi correlati all'alimentazione (comportamenti alimentari, peso), ma anche sui disturbi psicopatologici e cognitivi sottostanti. I nuovi studi clinici dovrebbero includere i pazienti con comorbidità gravi, che sono frequenti nel real world, e valutare i risultati a lungo termine. Dovrebbe essere implementata la ricerca sul trattamento dei disturbi alimentari nell'adolescenza, per ridurre la cronicizzazione dell'età adulta, e valutato l'impatto della malnutrizione sulla resistenza alla farmacoterapia.L'individuazione di fattori prognostici (anamnestici, clinici, biologici) che possano influire sulla remissione o sulla cronicizzazione dei disturbi potrebbe, inoltre, indirizzare ulteriormente la ricerca psicofarmacologica in questo campo

 

 

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