Erano specchi i miei occhi
che vedono ciò che
vogliono sentire
Sono specchi i miei occhi
che sentono ciò che
non vogliono vedere
Ero innamorata della linea dura del mio corpo
Lui, egoista, amava sempre più il mio scheletro.
Eccesso di muscoli, eccesso di mucosa in bocca
Il mio scheletro amava un sogno che frequentemente
mi desiderava, il sogno senza me.
Eccesso di organi, eccesso di vene
Il mio scheletro ha sedotto il mio cuore affinché non
avesse più dignità
Il mio cuore ha ceduto, ma il mio istinto animale
ha combattuto
Ha avuto inizio una lotta tra volontà contrapposte:
la mia intima radice, animalesca, con tutta me stessa
ed il sogno bestiale senza tutta me
I miei specchi ciechi.
Brevi attimi di rivincita bastavano per innaffiare la
siccità del mio cuore e risvegliare la mia carnale
passione… ma lunghe sono state le danze, festose,
delle brave figure disumane, quando catturavano
il mio cuore.
Profondamente assente
Camminavo per dare un senso al tempo, camminavo
ormai nuda, e velata in viso sorridevo.
Nessuno è riuscito a proteggermi dalle intemperie
e a svelarmi dallo specchio dei miei occhi.
Ancora oggi
Ancora occhi sono il mio specchio
ed ancora velati gli specchi guardo.
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