Illustrazione di Pierpaolo Gaballo
C'era una volta, da qualche parte in un deserto ai confini del mondo, una creatura che stava morendo. Il suo corpo scarno era piegato su se stesso, come una foglia accartocciata dal calore del sole. Il suo mantello un tempo era stato nero come la grande notte africana, ora era arido non meno del deserto che la circondava.
Aveva avuto un nome, era uguale in tutte le lingue del mondo.
Era il nome con cui si cerca la propria madre quando ancora non si sa parlare, era il nome del proprio amante quando l'alba è troppo vicina.
Ma da tempo ormai gli uomini, presi dalle cose del mondo, non avevano più memoria dell'antica natura.
di TC