Illustrazione di Gianluca Costantini
"Nessuno ti richiede più poesia.... E' passato il tuo tempo di poeta...". "Tutto ciò che fu vita ti duole, come una ferita che si riapre e dà la morte".
PPP
"Qui è il tempo del dicibile, qui la sua patria. Parla e rendi testimonianza. Più che mai cadono da ogni parte le cose che si potrebbero vivere (...) quello che prende il loro posto (...) è un fare senza immagine".
R.M. Rilke
"Nulla due volte accade, nè accadrà. Per tal ragione si nasce senza esperienza, si muore senza assuefazione". Così si ripeteva mentre cercava di ritrovare la strada di casa, ogni volta era un'impresa, stregato da quei versi. Wislawa Symbroska l'aveva scoperta inciampando letteramnete in un libro, caduto a chissà chi... Quel cognome impronunciabile, difficile da tenere a mente... Eppure sentiva premere quel ritmo, l'incedere delle parole messe sul rigo... "Non c'è giorno che ritorni, non due notti uguali, ne due baci somiglianti, ne due sguardi tali e quali". Suonavano! Già, se n'era convinto così tanto che, via via, i giorni passavano e sempre più si sentiva straniero, estraneo a qualsiasi cosa potesse accadergli. Lontano...
Ma poi ad un voltar di pagina, "gli è venuta voglia di felicità, gli è venuta voglia di verità, gli e venuta voglia di eternità...". "Ha distinto (...) il sonno dalla veglia, ha (...) intuito di essere sé".
Aver memoria da corpo al corpo, s'è detto, annodare i fili del passato, riscoprirlo il proprio passato, esisterlo, essere quella carne, quella somma, fa la vita. La vita tutta intera.
"Avanti così, non fosse che per un istante, per il palpito di una galassia distante. Che almeno si possa intravedere cosa ne sarà, visto che è". Ah! La poesia, quanto muove... verso dopo verso, verso il cambiamento.
"Chi ha detto che la vita va vissuta con coraggio?. Adesso la vita "cerco di accattivarmela, di blandirla, di vezzegiarla. La saluto sempre per primo, con umile espressione. Le taglio la strada da sinistra, le taglio la strada da destra e mi innalzo nell'incanto, e cado per lo stupore"
"Chiedo scusa alle grandi domande per le piccole risposte. (...) Non si arrabbi la felicità se la prendo per mia. (...) Chiedo scusa al tempo per tutto il mondo che mi sfugge a ogni istante".
Vivo è basta, contento di me...